In morte della creatività

2 novembre 2013

Il vero problema non è la classe dirigente corrotta o non corrotta. Il vero problema è la scuola. Il problema parte dal basso della piramide sociale, dove il criterio selettivo si basa ancora sul QI, e forgia figure perfettamente in grado di comandare senza avere i presupposti etici per farlo. Ken Robinson dice che l’arte della danza non dovrebbe valere meno delle ore di matematica, di storia e di economia, perché così non si penalizzano le persone con il lato artistico più sviluppato, capaci di prerogative come la sensibilità sociale, la gentilezza, l’empatia, che mancano alla maggior parte delle persone che oggi giostrano i nostri futuri e che dovrebbero, invece, costituire i cardini reali di un popolo civile. Il fulcro della questione risiede nell’intelligenza emotiva e in paradigmi come quelli ben decantati dal quasi Pulitzer Daniel Goleman. Sarebbe interessante che qualcuno se ne accorgesse.

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