Libero

4 aprile 2014

2004 non ci posso credere è vero
Di me ne parlano come di un uomo austero
Ma non è questo il ritratto che più mi si addice
Fuori son serio, ma dentro il mio cuore è felice

Quando rido, quando piango
Quando scrivo di
Tutto quello che accade nel mondo e talvolta anche qui

Vecchio professore quante cose che vorrei
Raccontarle ancora, raccontarle solo a lei
Ma vecchio professore tempo adesso non ne ho
Già s’è fatto tardi, ma domani ripasserò

2004 non ci posso credere ancora
Son diventato una firma che mette paura
Ne san qualcosa i politici di mezza Italia
Sinistri, destri, ed eccentrici capi famiglia

E al Corriere della Sera
Non ci vado più
Ma son tante le ore trascorse a parlare in tv

Vecchio professore quante cose che vorrei
Raccontarle ancora, raccontarle solo a lei
Ma vecchio professore tempo adesso non ne ho
Già s’è fatto tardi, ma domani ripasserò

2004 e son già cinquanta anni da allora
Libri di scuola ed un sidecar a 100 all’ora
Bergamo non è più così diversa da ieri
Il Sentierone, la Rocca, e Venezia sui muri

C’era quasi sempre il sole
Sopra la città
Tanto che ancora adesso mi chiedo se mai tramonterà

Vecchio professore quante cose che vorrei
Raccontarle ancora, raccontarle solo a lei
Ma vecchio professore tempo adesso non ne ho
Già s’è fatto tardi, ma domani ripasserò

2005


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