Pomeriggio

13 novembre 2015

Ridere per niente
Come tanta gente e correre
Filosofeggiare
Quanto è grande il mare e scegliere
Preso alla sprovvista
Scusami la svista, giuralo
Vero è quel che senti
Non sono ammiccamenti, dimmelo

E c’è qualcosa di strano, nel tuo sfiorarmi la mano
E’ un posto troppo lontano per la felicità
Non c’è qualcosa di meglio, del tuo improvviso risveglio
Chiamiamolo pure un abbaglio se è per necessità

Scivola il meriggio
Corre il pomeriggio, complice
Della tua paura
Vivi l’avventura, è semplice
Questo è il logaritmo
Mica l’algoritmo, nobile
Dell’intraprendenza
Firma la licenza, è inutile

E c’è qualcosa di strano, nel tuo sfiorarmi la mano
E’ un posto troppo lontano per la felicità
Non c’è qualcosa di meglio, del tuo improvviso risveglio
Chiamiamolo pure un abbaglio se è per necessità

Borse sotto gli occhi
Scherzo degli specchi e brividi
Della fantascienza
Pudica sentenza, lividi
Corse in mezzo al prato
Vedi l’ho notato come sei
Fragile ma vera
Comica e sincera, non cambierai

E c’è qualcosa di strano, nel tuo sfiorarmi la mano
E’ un posto troppo lontano per la felicità
Non c’è qualcosa di meglio, del tuo improvviso risveglio
Chiamiamolo pure un abbaglio se è per necessità

Come programmare
Cosa andremo a fare, stupide
Elucubrazioni
Timide emozioni, algide
Scrivimi un sorriso
Senza preavviso e salvami
Non ti preoccupare
Fatti trasportare, provami

E c’è qualcosa di strano, nel tuo sfiorarmi la mano
E’ un posto troppo lontano per la felicità
Non c’è qualcosa di meglio, del tuo improvviso risveglio
Chiamiamolo pure un abbaglio se è per necessità

2015


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